Il femminismo in Corea del Sud nacque durante gli anni del colonialismo giapponese (1910-45). Nonostante le diverse lotte sociali sostenute dai movimenti al suo interno, le donne entrarono ufficialmente a far parte della società nel 1948, quando il suffragio femminile venne incluso nell'articolo undici della Costituzione nazionale. La Costituzione diceva "Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, non vi devono essere discriminazioni politiche, economiche, sociali o culturali riguardanti il sesso, la religione o lo status di una persona".
Il femminismo riuscì ad emergere nonostante i drastici cambiamenti economici, implementati grazie alla industrializzazione economica e alla globalizzazione; i valori culturali sudcoreani invece subirono pochi cambiamenti.[1]